Un po' di dati

  1. Quali sono i primi segnali per capire se effettivamente c’è un calo di udito?
  2. C’è modo di sapere se si è in presenza di una sordità già conclamata?
  3. Quali sono i primi campanelli di allarme?

I segnali a cui fare attenzione

Il calo di udito va affrontato sia dal punto di vista medico, consigliandosi con il proprio medico di fiducia, che personalmente, valutando la propria qualità di vita.

I primi indicatori di un deficit uditivo non vengono mai segnalati fin dall’inizio dal tuo medico.

Sarai tu stesso ad accorgertene per primo quando sarai in compagnia dei tuoi famigliari o delle persone a cui tieni e ti renderai conto che qualcosa non va come dovrebbe andare.

  1. Il primo punto che dovresti tenere sotto controllo è l’ascolto del telefono: quando parli al telefono, che sia esso fisso o cellulare, non puoi ricorrere all’ausilio della lettura labiale né della mimica facciale.

Pertanto, quando ti accorgi di dover chiedere più volte quello che viene detto, o magari non riesci a sentire la chiamata in maniera precisa, potrebbe trattarsi di un sintomo di un calo di udito.

  1. Il secondo punto da tenere d’occhio è la presenza di mal di testa;

Quando torni a casa alla sera con un forte mal di testa

Specialmente se hai passato una giornata intensa al lavoro, a una conferenza, o anche dopo aver passato del tempo con gli amici, se ti senti particolarmente stanco potrebbe essere il caso di dover fare una verifica.

Immagina di essere a Londra per qualche settimana con un amico inglese. Ora prova ad immaginare di conoscere l’inglese discretamente da arrangiarti ma non così bene da capire tutti i discorsi. Inevitabilmente dovrai prestare tanta più attenzione (e quindi energia) per seguire i discorsi.

Arriverà la sera che sarai stanchissimo. E’ impossibile avere le stesse energie rispetto alla medesima giornata passata con un amico italiano che capisci perfettamente.

La stessa cosa capita quando hai un problema di udito. Tante lettere le perdi, tante parole non le comprendi ed il tuo cervello deve fare uno sforzo aggiuntivo per afferrare il concetto. Diventa normale arrivare alla sera stanchi e spesso anche con il mal di testa.

Quando invece la perdita è così importante da non farti capire le parole spesso non perdi neanche l’1% di energia perché proprio non ci provi a capire i dialoghi. Ti chiudi in te stesso con i tuoi pensieri.

Fai finta di essere in Cina da solo e ovviamente non conosci il cinese. Se guardi la televisione non ci provi neanche a capire i dialoghi, è uno sforzo inutile che eviti sul nascere.

  1. Il terzo indicatore è quando una persona sorride e annuisce a qualsiasi affermazione: se ti accorgi che un tuo caro utilizza questa tattica, devi avere un po’ di cura nel parlargli perché potrebbe trattarsi di un sorriso sfruttato per mascherare la vergogna di non sentire ciò che dici.
  1. Il quarto punto si verifica quando una persona chiede di ripetere più volte la stessa cosa;
  2. Il quinto segnale avviene quando si ha la sensazione che gli altri si mangino le parole o parlino più piano del normale;

Capita spesso che una persona dica: “Sei tu che parli troppo piano!”.

Questa affermazione viene utilizzata dalle persone per mascherare la difficoltà di udire.

  1. Il sesto punto da monitorare è quando si ha difficoltà ad udire la voce dell’interlocutore quando si è in ambienti rumorosi: ciò capita quando ci si trova, ad esempio, in un bar a bere il caffè, al ristorante oppure in ambienti pubblici.
  1. Il settimo punto viene spesso notato dai familiari, quando un parente tiene la televisione a un volume troppo elevato rispetto al normale;
  2. L’ottavo e ultimo punto da tenere sotto controllo si ha quando si presenta una difficoltà nel sentire la voce delle donne e/o dei bambini.

Queste categorie di persone hanno una tonalità di voce più acuta, e questi sono i primi suoni che vengono a mancare con i problemi di udito.